Alluminio con taglio termico: progettare l’equilibrio tra estetica e prestazioni energetiche

L’alluminio, con un modulo elastico elevato e un’eccellente stabilità dimensionale, è il materiale più adatto per serramenti con profili sottili, grandi luci e architetture contemporanee. Tuttavia presenta un limite naturale: la elevata conducibilità termica (λ ≈ 160 W/mK). Per questo motivo, nella progettazione dei serramenti in alluminio il taglio termico è l’elemento cardine.

Il sistema consiste nell’inserimento, tra parte interna ed esterna del profilo, di barrette isolanti in poliammide rinforzata con fibra di vetro, con conducibilità λ ≈ 0,3 W/mK.

I profili moderni, con camera maggiorata ≥ 75 mm, consentono di raggiungere valori Uf inferiori a 2 W/m²K, contribuendo a Uw globali conformi ai limiti regionali della zona climatica E.

 

Oltre alla conducibilità, la progettazione deve considerare:

  • dilatazioni termiche (coeff. 23×10⁻⁶ K⁻¹) e conseguenti giunti di compensazione;
  • nodi di giunzione e continuità del taglio termico nelle zone critiche;
  • uso di distanziatori “warm edge” per limitare ponti termici lineari;
  • interazione tra taglio termico e ferramenta portante nelle ante pesanti.

 

Dal punto di vista estetico, l’alluminio consente un’ampia libertà di finitura (anodizzazioni, verniciature a polveri, metallizzazioni), senza impatti significativi sulle prestazioni termiche ma con benefici sulla durabilità e sul comportamento superficiale nel tempo.

 

La combinazione tra profili a taglio termico, vetri bassoemissivi e posa qualificata permette di ottenere serramenti con ottime prestazioni complessive, rendendo l’alluminio la scelta ideale per progetti moderni ad alte prestazioni.