Sistemi ibridi legno–alluminio: vantaggi, criticità e applicazioni progettuali

Un serramento ibrido legno–alluminio è costituito da un telaio interno in legno lamellare e da un rivestimento esterno in alluminio accoppiato meccanicamente o ventilato. Questa configurazione permette di separare la funzione estetica e strutturale del legno (lato interno) da quella protettiva e di durabilità dell’alluminio (lato esterno).

Dal punto di vista energetico, i sistemi ibridi permettono di raggiungere valori Uw ≤ 1,0–1,2 W/m²K, grazie alla bassa conducibilità del legno e alla camera d’aria tra legno e alluminio. La continuità del taglio termico nell’alluminio esterno garantisce prestazioni stabili nel tempo.

 

Tuttavia, la progettazione richiede attenzione alle:

  • dilatazioni differenziali (alluminio 23×10⁻⁶ K⁻¹ vs legno 3–4×10⁻⁶ K⁻¹), con necessità di giunti a slitta o ancoraggi elastici;
  • interfacce di tenuta all’acqua, per evitare ristagni tra rivestimento e legno;
  • giunzioni meccaniche e sistemi di aggancio certificati;
  • ventilazione del profilo per evitare condensa interstiziale.

 

Questo tipo di infisso trova applicazione ideale in contesti residenziali di alto livello, edifici NZEB e interventi dove estetica e durabilità devono convivere con alte prestazioni energetiche.

Il vantaggio principale è la riduzione quasi totale della manutenzione esterna, mantenendo al contempo il comfort e l’estetica del legno all’interno dell’abitazione.